Direzione Aziendale: il Metodo KAIZEN

Novembre 25th, 2010   •   No Comments   

Il metodo Kaizen sperimentato e sviluppato in Giappone presso l’industria TOYOTA, significa Miglioramento Continuo che vuole essere un miglioramento che coinvolge tutti dai manager fino al primo livello costituito dal personale operativo.

Il Kaizen è basato su una serie di proposte per rimuovere tutto ciò che non funziona all’interno di un processo aziendale e si concretizza con piccoli miglioramenti quotidiani, portati avanti giorno dopo giorno con costanza… Tutto deve essere fatto  con PIU’ SEMPLICITA.’

Una evoluzione del Kaizen classico è il Genba Kaizen che dal nome giapponse “genba” che significa posto di lavoro e sviluppa miglioramenti direttamente sulle singole postazioni di lavoro o singoli reparti.

Nel concetto globale ed internazionale della riorganizzazione aziendale oramai questi metodi si integrano con succeso con i più conoscuti metodi qualitativi come TQM, in quanto la complessività del momento e delle evoluzioni produttive legate anche alle delocalizzazioni portano a dover essere sempre più efficacie ed efficenti…

Alberto Buzzoni

Breve esempio: la riorganizzazione dell’ufficio acquisti di una azienda leader internazionale nella componentistica B2B

Novembre 5th, 2010   •   No Comments   

Le considerazioni di progettare e sviluppare operativamente un piano così articolato, derivano dalla necessità di comprendere che un ufficio acquisti è nella versione moderna della globalizzazione,  il primo “commerciale” strategico all’interno dell’azienda.

In passato ove la competitività era sicuramente minore l’ufficio acquisti aveva un approccio monolitico e passivo, ora per supportare continuamente i cambiamenti economici e gli sviluppi dei mercati e/o prodotti, deve divenire flessibile, light e attento sempre di più ad efficienze e deve essere efficace con tempi ridottissimi ma soprattutto attivo sul mercato internazionale, andando direttamente a reperire servizi, qualità e nuovi fornitori competitivi per mantenere costi industriali sempre in linea con le richieste del mercato.

Insomma molte volte la reale marginalità aziendale o almeno una importante % di essa, viene data non tanto e solo dal reparto marketing e commerciale ma dall’ufficio acquisti però modernamente strutturato.

Operativamente si consiglia di porre grande attenzione:

-Analisi continua dei costi sempre aggiornata in comparazione alle schede prodotto

-Fissare i tranfer prices alle filiali e/o stabilimenti

-Sviluppare una politica aziendale, comprensiva di PIPELINES riguardanti il global sourcing internazionale

-Identificazione e creazione di piattaforme collaborative con fornitori strategici, sviluppare capitolati d’acquisto e contratti di fornitura annuali blindati

-Sviluppo di  attività di marketing d’acquisto in tutto il mondo

-Ottimizazione dei fattori PREZZO,QUALITA’,SERVIZIO

-Valutazione continua dei fornitori (analisi della satisfaction)

-Classificazione fornitori secondo criteri di affidabilità, qualità e condizioni di pagamento sempre nell’ottica del miglioramento.

Alberto Buzzoni